domenica 29 novembre 2009

Credetemi,sono anni che mi interrogo sul rapporto intercorrente tra il cosidetto "relativismo utilitaristico" e la secolarizzazione (davvero L'unico male dei nostri mala tempora?)...infatti:è davvero medievale,gotica,buia,oscurantistica e terrorizzata una società in cui sono fermi e sacri i valori?Non le tradizioni,ma i valori!Libertà,giustizia,uguaglianza e,perchè no,onestà.E poi:siamo davvero convinti che la cultura dei "secondo me" sia la formidabile intuizione dell'uomo occidentale del terzo millennio?Così formidabile da autorizzarci ad esportarla e ad imporla spacciandola per Democrazia,con buona pace di quanti,qualche migliaio di anni fa,frequentavano l'Agorà?Molti dicono che la nostra cultura sia "superiore" (espressione a dir poco infelice e che con sorprendente faclità richiama alla mente l'orribilmente noto Mein Kampf di A.Hitler).Altri,quasi in forma ed in atteggiamento liturgici disquisiscono sul dovere degli occidenatali di esportare la loro "formidabile democrazia" in una sorta di escalation perversa secondo la quale la direzione e il verso dei contenuti è sempre lo stesso:occidente-->oriente,oppure nord--->sud...Noi italiani vegetiamo,ad esempio,in una assenza totale di democrazia e pressochè totale di libertà e legalità.Abbiamo un padrone che concentra su di se buona parte dei poteri che in una Democrazia sana restano per definizione indipendenti!E' questo che le nostre truppe insegnano in Afghanistan ai "trogloditi",agli "inferiori",agli afgani?Questo è quanto pretendiamo di imporre loro?

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